Molti fan dei Pokémon di Hong Kong si sono organizzati in proteste e petizioni per un evento reso noto di recente. Si tratta delle traduzioni dei nomi dei Pokémon: sono sempre state disponibili nella versione in lingua Cantonese, ma è stato ufficializzato che in Sole e Luna verranno riportate in Mandarino. Può sembrarci una cosa di poco conto, ma… in alcune regioni cinesi questa rivalità è importante anche a livello politico.
Nintendo ha pubblicato la lista dei nomi dei primi 151 Pokémon con le loro nuove pronunce, ciò che suscita più polemica è ovviamente Pikachu (皮卡丘, che in Cantonese è sempre stato scritto 比卡超 e pronunciato “PiKaaJau”, mentre ora Nintendo cerca invece di riportarlo alla sua pronuncia mondiale. Come per il nome stesso del brand: ora viene scritto 『精靈寶可夢* (Pokémon)』, ma la traslitterazione 寵物小精靈 era già stata usata in vari media ad Hong Kong; Pokémon Sole e Luna sono invece i primi giochi ad includere la lingua Cinese e questa è stata la decisione, che non può essere rivisitata.
La modifica ha comportato quindi molte proteste, e la sezione di Hong Kong di Nintendo ha rilasciato un annuncio per chiarire la situazione, comunicando che non era intenzione di Nintendo causare alcun malcontento, ma che si tratta anche di una scelta di marketing e pertanto negli spot promozionali verrà adottata la pronuncia globale e che ad ogni modo, mentre si gioca, i nomi Pokémon potranno essere letti come d’abitudine per chi parla Cantonese.
Le proteste sembra stiano ugualmente proseguendo, in più la primissima edizione dei Campionati Nazionali cinesi (da svolgersi proprio a Hong Kong) è stata rinviata, forse a causa di questi avvenimenti.
Come dire, se noi ci lamentavamo di Meowth nella serie tv, sappiate che c’è anche di peggio se consideriamo che qui cambiano proprio gli ideogrammi. Ma voi cosa ne pensate? È stato comunque giusta questa scelta? Fatecelo sapere con un commentino qui sotto!