Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha – Recensione

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Dopo migliaia di indiscrezioni a riguardo, Nintendo ha finalmente rilasciato i remake degli ormai leggendari giochi di terza generazione, nominandoli rispettivamente Pokémon Rubino Omega e Alpha Zaffiro. Esamineremo in questa recensione tutte le loro diverse caratteristiche, offrendovi una panoramica completa di entrambe le versioni. La nostra recensione ha come scopo quello di dare un’impressione generale sui differenti aspetti che caratterizzano i remake, lasciando a voi il compito e il piacere di scoprire e commentare i minuziosi dettagli che costituiscono i tasselli dell’enorme puzzle realizzato da Game Freak.

- Gameplay

Il primo aspetto che abbiamo deciso di analizzare è quello del gameplay, in quanto, secondo il nostro parere, esso costituisce l’essenza stessa del gioco, la realtà sulla quale vengono costruite le fondamenta di una struttura estremamente complessa. L’esperienza di gioco offerta da Pokémon ORAS (d’ora in poi abbrevieremo così il nome dei due remake) è indiscutibilmente di ottima qualità.

Il sistema utilizzato per le lotte risulta intuitivo ed immediato, ma allo stesso tempo complesso ed accurato. Da sempre caratteristica peculiare dei giochi Pokémon, questo sorprendente mix non riesce mai a deludere né a stancare il giocatore. Nonostante si tratti di un remake, riteniamo che l’introduzione di alcune piccole novità avrebbe contribuito a migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco, stimolando le menti dei giocatori più esperti e facendo sorridere anche chi non si dedichi al battling competitivo.

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Il basso livello di difficoltà del gioco probabilmente non susciterà abbastanza interesse nei giocatori di vecchia data, che rischierebbero così di costruire un team “casuale” per completare la storia principale ed affrontare la lega, senza perciò dedicarsi alla minuziosa esplorazione dei coloratissimi e ricchissimi percorsi che dipingono di verde e azzurro la regione di Hoenn. Tuttavia, notiamo piacevolmente un aumento di difficoltà rispetto a Pokémon X e Y.

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Le novità implementate nella nuova versione del PokéNavi, come direbbe il nostro Spighetto, “sono un menu completo e di gran classe”, soprattutto se paragonate alle funzioni offerte sul touchscreen su Pokémon X e Y. In Pokémon ORAS abbiamo il Navi Talk, che assume la funzione di “informatore casuale”, esattamente come le vecchie e care TV che troviamo nelle case di tutti i giochi Pokémon, che fa decisamente da contorno rispetto alle riuscitissime funzioni come il PokéRadar, decisamente migliorato rispetto alle precedenti versioni, o la NaviMappa.
A tutto questo si aggiungono anche il Poké Io & Te e il Super Allenamento Virtuale, features introdotte in X e Y, che purtroppo essendo raggruppate assieme nel NaviSvago, a volte potrebbero risultare un po’ confusionarie.

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Altri dettagli inseriti all’interno del gioco ci sono piaciuti molto: abbiamo apprezzato il tentativo di migliorare le Gare Pokémon già presenti all’interno della vecchia terza generazione e soprattutto la possibilità di personalizzare le basi segrete in svariati modi, ma ci domandiamo perché alcune delle simpatiche innovazioni che avevamo gustato con piacere nel precedente capitolo della serie non siano state riproposte: come per esempio la comodità di curare i nostri amati mostriciattoli e fare acquisti nello stesso locale.

 

- Storia

La storia del gioco è una riproposizione della trama di Rubino e Zaffiro che potremmo definire come una rilettura in chiave “moderna” dell’originale. Pur seguendo la stessa linea tracciata dai giochi di terza generazione, la storia ci presenta alcune novità, che riguardano soprattutto l’introduzione dell’archeorisveglio per i Pokémon leggendari mascotte dei giochi e l’utilizzo da parte dei nostri nemici delle forme megaevolute dei loro cari Pokémon.

I dialoghi con i nostri amici e rivali all’interno del gioco sono sempre interessanti e a volte coinvolgono maggiormente il giocatore nella trama. Non si può dire altrettanto dei dialoghi con i nostri nemici, dai toni mai veramente “cattivi” (in stile Pokémon, com’è giusto che sia).

L’introduzione dell’archeorisveglio può sembrare molto interessante e la visione apocalittica che ne consegue assume toni epici, trasformando il protagonista in un eroe salvatore non solo della regione, ma del mondo stesso. Tuttavia, in certi versi tale aspetto appare anche come una forzatura, un pretesto per inserire a tutti i costi una novità (con le stesse caratteristiche della Megaevoluzione) che pare non appartenere all’atmosfera propria del gioco. Questa sensazione a parte, un re-styling dei due leggendari era decisamente necessario, in quanto non sembravano più all’altezza degli standard moderni. La parte a nostro avviso migliore arriva col dopo-lega, ma ne parleremo più sotto.

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- Grafica e soundtrack

Ancora una volta, Game Freak non fallisce nel voler sbalordire gli occhi dei più piccoli e stuzzicare quelli dei più grandi, presentandoci sotto l’aspetto grafico, un’eccellente combinazione di colori e luci, sempre moderata e in tema con i momenti che segnano la storia. Sbalorditivo, ad esempio, è l’utilizzo delle diverse tonalità di colore per la presentazione delle sale in cui ci attendono i Superquattro.

Se per questo aspetto il lavoro svolto dagli sviluppatori appare impeccabile, non possiamo dire altrettanto circa il motore grafico: sapevamo sin dall’inizio che Game Freak avrebbe utilizzato lo stesso engine di Pokémon X e Y, ma perché non correggere i difetti grafici emersi in questi ultimi? Tuttavia, il lavoro svolto da Game Freak potrebbe sembrare superficiale, ma non ci sentiamo di criticarli, pensando a quanto poco tempo abbiano effettivamente avuto a loro disposizione per migliorare il motore grafico.

Anziché soffermarci sul frame rate altalenante, che talvolta non può essere risolto neanche previa disattivazione del 3D stereoscopico, preferiamo perciò goderci quello che ai nostri occhi si presenta come uno spettacolo grafico di eccelsa qualità, una realizzazione dei paesaggi eterea, sublime, contornata da preziosi dettagli che deliziano la vista di ogni giocatore.

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Ma il senso della vista non è l’unico a godere di tale spettacolo: il comparto sonoro è un tocco di classe che a tratti lascia sfiorare al nostro udito le vette del piacere, con un continuo alternarsi fra toni freschi e spumeggianti e toni cupi e misteriosi, che risultano quasi sempre appropriati ed in perfetta sintonia con l’insieme degli altri aspetti che compongono le scene di gioco.

 

- Le sorprese

Le vere e proprie sorprese del gioco sono l’introduzione dell’Ipervolo e dell’episodio Delta. Grazie ad un oggetto chiamato Flauto Eone, che ci verrà consegnato dal Campione Rocco ad un certo punto della storia, potremo chiamare il nostro Pokémon Eone (Latios/Latias) in qualsiasi momento per sorvolare le cime dell’intera regione di Hoenn. Avremo perciò la possibilità di volare in groppa al nostro Pokémon megaevoluto e di raggiungere luoghi altrimenti inesplorabili, alla ricerca di Pokémon leggendari provenienti da tutte le regioni del mondo! Infatti connettendoci ad internet, potremo scoprire nuove “Zone Miraggio” piene di fortissimi Pokémon leggendari. Riteniamo positivo la possibilità di catturare la maggior parte di Pokémon leggendari, dato il fatto che, con ben 5 generazioni alle spalle, trasferire i propri Pokémon da un gioco di generazioni precedenti ad uno di nuova generazione sarebbe stato più difficile, soprattutto per i nuovi giocatori.

- Un post-lega entusiasmante

Se credete che dopo aver battuto la Lega Pokémon in ORAS non ci sia più nulla da fare, vi sbagliate di grosso! I nostri sviluppatori preferiti hanno pensato a tante ed entusiasmanti nuove avventure nella regione di Hoenn, alla scoperta di antiche leggende dedicate a maestosi Pokémon leggendari. Farete amicizia con Lyris, una ragazza “incandescente”, caratterizzata meravigliosamente dalla Game Freak. Avrete la possibilità di far conoscenza con Pokémon iniziali provenienti da altre regioni, per allargare sempre di più i confini della vostra avventura. Per non parlare poi del Resort Lotta, un vero e paradisiaco resort in cui potrete confrontarvi con altri allenatori.

La cura dei dettagli del post-lega è incomparabile: soprattutto meravigliosa ed emozionante la storia di Lyris, una ragazza dalle mille sfaccettature che però nasconde una storia “leggendaria”.

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- Conclusione

Avventure folli, fresche ed emozionanti vi attendono nella regione di Hoenn con i due nuovi titoli di sesta generazione. Trama nel complesso appassionante ed avvincente, piena di particolari da scoprire. Sicuramente uno dei migliori titoli. Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha non è un gioco qualunque, ma è un vero e proprio pretesto per far amicizia con altri giocatori (basti pensare alla modalità di ricezione del Biglietto Eone o degli scambi necessari all’ottenimento di vari Pokémon). Nota sicuramente a favore di Nintendo e Game Freak, che da anni si assicurano un’esperienza ricca di nuovi incontri tramite i loro videogiochi, ovviamente sempre tutelando tutti i giocatori.

Videogames assolutamente da acquistare e giocare fino a fondo, sia dai giocatori meno esperti e sia dai giocatori più “anziani”, che rimarranno deliziati nel riscoprire nei minimi particolari la regione di Hoenn.

 

Voto complessivo: 8.5/10

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