La scorsa domenica è andata in onda la puntata di Esplorazioni Pokémon che tutti quanti stavamo aspettando: dopo essere stata anticipata nella sigla d’apertura, la visita di Ash e Goh alla regione di Alola è finalmente avvenuta. Vogliamo quindi commentare con voi questa puntata che, senza dubbio, ha riscosso moltissimo successo all’interno della community internazionale.
L’episodio inizia con Yamper che porta una Pietrafoglia al Parco Cerasa: non appena Goh fa così evolvere il suo Exeggcute in Exeggutor, Ash ricorda immediatamente la variante di Alola e questo porta lui e il suo collega ricercatore a dirigersi verso Mele Mele.
Già dai primi istanti, la puntata non perde tempo e colpisce nel segno con la nostalgia. Veniamo introdotti a Kukui, il quale viene subito ricordato essere l’insegnante della Scuola di Pokémon e, cosa più importante, la famiglia di Ash e Pikachu; in seguito, rimanendo in tema facciamo anche la conoscenza di Lei, il nuovo bambino di casa, tra le braccia di una Magnolia che si rivolge all’Allenatore di Biancavilla con l’appellativo di “fratello maggiore”; e infine, ovviamente, entrambi i protagonisti vengono abbracciati calorosamente dalla vecchia squadra del Campione.
Risulta dunque palese come Esplorazioni Pokémon non tralasci nessun dettaglio: ai tempi, l’intera serie di SL era infatti costantemente incentrata sull’idea della famiglia, per cui è giusto che la prima tappa di Alola consista in Mele Mele, l’isola dove il protagonista si trasferì, mostrando coloro con cui ha vissuto tanto a lungo.
Successivamente, alcune piccole peripezie portano i due Allenatori di Kanto a separarsi. Ash si ricongiunge con Pokédex Rotom, il quale per l’occasione ha un buffo confronto con la propria controparte della generazione corrente, lo Smart Rotom, che si rivolge a lui attraverso l’appellativo di “Forma Pokédex” con cui il personaggio stesso, all’alba di SL, s’introdusse per la primissima volta; nel frattempo Goh raggiunge la Scuola di Pokémon, ma possiamo notare in egli un certo senso di sconforto: le continue domande mettono in luce una palese introversione, al punto che il co-protagonista spera Ash arrivi così da non sentirsi obbligato a interagire con estranei.
Come se non bastasse, il clima diviene immediatamente più preoccupante con la giunta di Kawe. Quest’ultimo, che s’introduce dichiarando la rivalità tra lui e Ash, sembra essere piuttosto freddo e scontroso nei confronti di Goh, nonché intenzionato a giudicarne le capacità nella lotta pur venendo a sapere, non senza rimanere sorpreso, che l’Allenatore non combatte mai troppo spesso; ciò non fa che aggiungere un ulteriore ammontare di pressione, poiché ora il povero protagonista si sente persino minacciato dalla nuova conoscenza, ma fortunatamente, una volta arrivato Ash le acque si calmano – temporaneamente – e il gruppo inizia un party di benvenuto per festeggiare i loro “ospiti”: durante il suddetto party possiamo vedere come Ibis e Chrys stiano facendo dei progressi nel raggiungere i loro rispettivi obbiettivi; la prima sta continuando a cucinare ricette che soddisfino sia esseri umani sia Pokémon, rifacendosi all’ideale di ristorante che aveva deciso di creare con la conclusione della settima generazione, mentre il secondo è tornato dalla vacanza al Centro Spaziale di Verdeazzuopoli, dichiarando tuttavia che ci tornerà in seguito per compiere studi approfonditi in merito alla connessione tra i mostriciattoli tascabili e lo spazio.
Analogamente al senso di famiglia trasmesso da Kukui e Magnolia nei primi minuti dell’episodio, questa è una prova della grande continuità caratterizzante un anime che non tralascia mai nulla. E a tal proposito, nel mezzo dei festeggiamenti veniamo a scoprire nientemeno di una lettera di Lylia, mediante cui apprendiamo come ella e suo fratello Iridio siano ancora alla ricerca di suo padre Paver; nello specifico assistiamo a una scena in cui Magearna, che ha il potere di percepire l’ubicazione dell’ex-scienziato, guida la ragazza e suo fratello Iridio verso una montagna scorgibile dal treno in cui si trovano – ci ritorneremo più tardi.
Terminata la storia di Lylia, Kawe torna a mostrare un atteggiamento pressante nei confronti di Goh, spiegando il desiderio di scoprire le sue capacità per capire se questi è degno o meno di essere un “rivale” di Ash; soprendentemente, l’Allenatore di Aranciopoli accetta con orgoglio la sfida e abbandona l’iniziale impaccio.
Della battaglia ci viene mostrato solo quello che sembra essere il momento decisivo, dove Goh finisce per dar sfogo ai propri sentimenti: egli dichiara di non essersi mai considerato un rivale, bensì un amico e collega ricercatore, e che sebbene Kawe sostenga che qualcuno debba essere da supporto per Ash, specie se si trova costantemente al suo fianco, quest’ultimo non avrebbe bisogno del proprio sostegno poiché capace di realizzare i suoi obbiettivi con le sue forze.
Goh comprende come lui e Ash siano entrambi in grado di costruire il proprio futuro con le proprie mani, il ché porta alla decisione, da parte di Kawe, di sferrare la Fiammobomba Detonante di Turtonator (per l’occasione, viene pure riciclata la medesima animazione da SL); ma incredibilmente, Marowak interviene per salvare Goh e Raboot, e il ragazzo di Akala svela di aver ideato l’intera storia della lotta unicamente allo scopo di conoscere meglio l’Allenatore e scoprire se possedeva una certa forza d’animo: voleva essere sicuro di poter contare su Goh e affidargli così Ash, sicuro se sarebbe stato un buon amico o meno.
I due finiscono per legare, e l’episodio si conclude con la cattura di un Exeggutor di Alola che viene analizzato, con il solito interesse di sempre, da parte di Pokédex Rotom. E una volta che i protagonisti sono tornati al Parco Cerasa, Goh propone di visitare nuovamente Alola in futuro, con risposta affermativa da parte di Ash.
L’asociale Goh mette piede nella terra della condivisione e dei legami
Una cosa è certa: questo episodio compie un ottimo lavoro nell’eccedere le aspettative.
Considerate l’ambientazione di Mele Mele e la premessa, in molti probabilmente si aspettavano che la storia si sarebbe svolta dal punto di vista di Ash, laddove Goh avrebbe cercato unicamente di catturare la variante regionale di Exeggutor; al contrario, quest’ultimo intento non ha avuto alcuna importanza e il fulcro dell’episodio sono state le interazioni tra Goh e gli ex-protagonisti.
Tale scelta è tuttavia sorprendentemente sensata, poiché in linea con le tematiche affrontate durante la settima generazione: laddove Kalos è stata una regione trasposta con moltissima attenzione alle battaglie, Alola è un luogo incentrato sulla vita quotidiana, sui legami e sulla condivisione delle esperienze; per cui, se l’apparizione di Ornella è avvenuta nell’ottica di influenzare maggiormente Ash, il quale ha trovato una nuova rivale mentre era intento a scalare la classifica mondiale, allora è giusto che la visita a Mele Mele contribuisca alla crescita di Goh, un personaggio che abbiamo imparato essere impacciato socialmente e cresciuto in maniera distante dai propri coetanei – un po’ a causa di tristi esperienze, un po’ per via dell’assenza dei genitori che lo ha portato, durante i primi anni d’infanzia, a stare sullo schermo senza mai vivere una vita piena.
Analogamente a varie citazioni verso i giochi e le passate serie animate, questo è un esempio di come la serie presti molta attenzione ai dettagli e prenda ispirazione da varie sezioni del brand, pur senza perdere di vista i contenuti della generazione corrente.
E infatti l’episodio odierno ha costituito un evidente passo avanti per Goh: fin dall’inizio, l’Allenatore di Aranciopoli dimostra una certa agitazione di fronte a tante facce nuove, agendo con nervosismo nonostante la cordialità; è evidente come trovarsi davanti la banda di Alola sia un’esperienza difficile, e il fatto che per il suo unico amico l’ambiente sia particolarmente famigliare non fa altro che accrescere i sentimenti di inadeguatezza e imbarazzo.
Ma è quando Kawe lo sfida che le cose cambiano. Goh accetta perché non apprezza come il suo rapporto con il protagonista venga quasi messo in discussione da una persona appena conosciuta, che dal nulla appare per dirgli che, se non lotta, non possiede evidentemente la forza per stare accanto ad Ash; l’Allenatore vuole proteggere il proprio orgoglio e il significato che possiede Ash per lui, ed è con tale intento che riesce ad affermarsi e a uscire dalla situazione d’impaccio in cui si trovava fin dall’inizio.
Ciò non solo è molto realistico, ma dimostra pure quanto Goh sia maturato: lottando contro Kawe, egli dà prova di aver imparato ad alzarsi e affrontare quel che ha di fronte (cosa che, gradualmente, gli ha insegnato proprio Ash), nonché di quanto abbia realmente legato con un’altra persona.
Detto questo, però, un’altra cosa degna di considerazione sono le esperienze vissute da Goh. Risulta interessante, infatti, come egli sia finito per incappare in situazioni molto simili a quelle che affrontò Ash nel primissimo episodio di Sun&Moon: per esempio, si è smarrito inseguendo un Grubbin che voleva catturare, analogamente all’Allenatore di Biancavilla (sebbene i due eventi siano avvenuti diversamente, in quanto Goh si è allontanato perché ha confuso lo scavo di un Dugtrio di Alola con quello di Grubbin); e, come Ash, conobbe Suiren mentre quest’ultima pescava un Bruxish, Goh viene invece a conoscenza della ragazza quando questa lo pesca letteralmente dal mare con una canna da pesca.
E infine, pure le interazioni tra lui e Kawe presentano chiare similtudini con quel che accadde in passato con Ash: quando i due s’incontrarono per la prima volta, l’Allenatore dell’isola rosa fu molto serio e (quasi) diffidente in merito al possesso di un Cerchio Z da parte del protagonista, e una simile diffidenza appare anche nella puntata odierna con Goh.
Oltre a degli apprezzatissimi richiami, tali momenti acquisiscono grande importanza se paragonati a tutto il resto: Goh non solo giunge presso l’isola dove ha abitato il protagonista, ma intraprende la stessa strada; ciò che lo differenzia è, a causa di una natura maggiormente introversa, la difficoltà nell’adattarsi a tale ambiente (in contrasto con Ash, che si era sentito molto più a suo agio), ma una volta spinto nella direzione giusta da Kawe, la situazione prende una piega maggiormente positiva.
E questo ci porta al secondo gioiello della puntata, Kawe. Proprio come Ornella, la sua caratterizzazione è stata rispettata perfettamente ed è servita come strumento per elevare un protagonista: egli si definisce un rivale di Ash “nel passato, nell’attuale presente e nel futuro che verrà”, affermazione che si rifà al loro rapporto; nel corso della Serie Sun&Moon i due hanno instaurato una profonda amicizia, che (come spiegato in un approfondimento sul forum) ha portato Kawe ad aprirsi maggiormente e a svelare un lato meno serio di quello con cui ha debuttato, più passionato e competitivo.
Il termine “rivale”, nel suo caso, ha sempre avuto una connotazione molto più amichevole che in altri, e il fatto che si definisca ancora tale indica non solo che continua a lavorare sodo prendendolo come modello, ma soprattutto che, per quanto il protagonista sia lontano, sta continuando a preoccuparsi per lui; ecco perché, giunto a conoscenza di Goh, fin da subito era interessato a sapere quanto questi tenesse ad Ash per togliersi dalla testa ogni preoccupazione – sebbene al punto da agire in una maniera “ossessiva”.
Tra l’altro, la questione della lotta va per certi versi a braccetto con l’obbiettivo del personaggio di divenire Kahuna, maturato sul finale della serie: quella che ha fatto sostenere a Goh può essere vista quale un’ufficiosa Grande Prova, istituita al solo scopo di tirare fuori personalità e capacità dell’Allenatore di Aranciopoli, e siccome (stando al finale aperto) rivedremo Alola in futuro, questo lascia pensare che uno dei prossimi argomenti centrali possa essere proprio il Giro delle Isole.
Dulcis in fundo, la sorpresa più inaspettata (e forse anche più gradita) è stata la presenza in carne e ossa di Lylia e Iridio, alla ricerca di loro padre: ciò conferma che PM2019 tratterà pure questa sottotrama tristemente non portata a termine, e tenendo conto dell’impostazione della serie, il ritorno di Paver nella famiglia potrebbe avvenire veramente dappertutto – ma si tratta di una teoria che approfondiremo in seguito.
Ma arrivati a questo punto, c’è da dire che forse la lotta costituisce il punto più debole dell’episodio. Considerati la premessa e lo scopo, è deludente come si sia scelto di saltare direttamente al culmine, invece di assistere a una sfida vera e propria; soprattutto perché, prima di sferrare la sua mossa Z, Kawe per un istante assume un’espressione colpita e afferma di vedere del potenziale in Goh, azione che avrebbe avuto molto più senso se fosse stata contestualizzata in una lotta lunga qualche minuto – se non altro, qualora le Prove vengano davvero introdotte in futuro, forse vedremo un match completo.
Purtroppo, in Esplorazioni Pokémon problemi simili non sono troppo frequenti, ma avvengono comunque a causa della natura estremamente autoconclusiva della serie, portante alla realizzazione di puntate alle volte velocizzate per fare in modo che tutto venga raccontato entro una ventina di minuti: abbiamo già riscontrato qualcosa del genere, per esempio, con il debutto di Fabia e la vittoria off-screen di Goh contro il Capo del Dojo di Zafferanopoli.
Ma ad ogni modo, questa si è rivelata essere un’eccellente puntata: non solo vi è stata un’ottima impostazione di futuri sbocchi narrativi con Lylia e Iridio protagonisti, ma in particolare la storia ha saputo rappresentare le fondamenta e i lati migliori della scorsa generazione tra personaggi, tematiche e ambiente, usandoli pure efficacientemente per la progressione di trama e protagonisti.
Citazioni a non finire!
Oltre all’ottima storia, l’episodio è stato soprattutto pieno di citazioni nostalgiche e di piccoli dettagli interessanti.
Ecco tutto quel che non abbiamo menzionato nei precedenti paragrafi:
• la carezza di Kukui sulla testa di Ash, quando i due s’incontrano all’aeroporto, l’abbiamo già vista in SL52 e, soprattutto, al termine della loro lotta in SL144;
• il nome del bambino dei Professori, “Lei”, dal portoghese all’inglese significa “King”, e ciò potrebbe riferirsi a “Island King” (ossia, “Kahuna” in giapponese);
• quando i Pokémon di Ash si gettano tra le sue braccia, quest’ultimo pronuncia i loro nomi nell’ordine esatto in cui li ha catturati (Rowlet, Lycanroc, Incineroar, Melmetal);
• Kukui e Magnolia guardano ad Ash e Goh come a un figlio e al suo nuovo amico, esclamando “Sembrano una bella coppia!” (altro riferimento al loro rapporto);
• il primo mostriciattolo tascabile incontrato dai protagonisti è Pyukumuku: non solo si tratta del primo Pokémon di Alola incontrato da Ash, ma è anche una creatura “simbolo” della regione, tanto che il suo nome è stato utilizzato in passato per fare delle foto (invece di “Sorridi!”, si diceva “Namakobushi!”);
• Ash dice frasi come “Sono a casa!” e “Nulla batte il mare di Alola!”, che dimostrano quanto la regione abbia avuto un impatto importante su di lui (se avete seguito con attenzione SL, sapete che questo era il punto principale del suo percorso di maturazione);
• ovvio cameo di Bewear, Stufful, Mareanie e Mimikyu;
• Chrys chiede il permesso di dissezionare lo Smart Rotom, similmente a come voleva analizzare Rotom quando lo incontrò la prima volta;
• appare la foto scattata in SL146;
• Kawe e Chrys sono seduti in un punto estremamente simile a quello in cui si trovavano durante il banchetto organizzato in SL02 (è infatti possibile ammirare uno sfondo quasi identico, se non per l’assenza di una palma);
• se si osserva attentamente, si può notare che il Cibo Pokémon mostrato per un attimo è lo stesso visto in diverse situazioni, con croccantini a forma di fiori e in generale colorati di rosso, giallo e arancione;
• il Succo di Baccananas offerto da Ibis a Goh è una bevanda tipica del suo ristorante, e che abbiamo visto venire servita in varie puntate;
• nel momento in cui Kawe lancia la propria sfida, Goh mangia quella che, a prima vista, sembra essere una Malasada;
• presa in mano la lettera di Lylia, Suiren esclama “Sorpresa di Alola!”, frase con la quale i protagonisti erano soliti dare inizio ad attività divertenti e feste a sopresa;
• inoltre, è interessante come sia stata proprio Suiren a ricevere per prima tale lettera, dal momento che in un paio di episodi aveva svelato la medesima tendenza a scrivere agli altri, e come, accanto a un Ash sopreso per la notizia, vi sia Ibis sorridente: voluto o meno, quest’ultimo potrebbe essere un riferimento alle prime fasi dell’anime di SL, quando la ragazza dai capelli verdi fungeva da principale sostegno morale per la giovane, aiutandola spesso a uscire dalla propria introversione;
• Iridio e Lylia sono vestiti con gli stessi abiti indossati nel finale della serie, e sullo sfondo possiamo vedere il cappello indossato da Samina nella stessa puntata (sebbene il personaggio non appaia in carne e ossa);
• dall’incontro all’aeroporto, passando per il ritorno a casa, fino alla lettura della lettera e tantissime altre scene, vengono suonate in sottofondo numerosissime OST della Serie Sole e Luna;
• il luogo presso cui Goh cattura un Exeggutor di Alola è l’Isola del Tesoro, posto dove Ash e Pikachu andarono in SL20 e che ricomparve in SL102, durante il secondo ritorno di Brock e Misty in occasione della promozione di LGPE; la cosa interessante è che si tratta del posto dove non solo Ash ha portato un’amica non appena era giunta ad Alola, ma soprattutto dove egli stesso comprese per la prima volta di amare la regione, entrambe cose legate in qualche maniera a Goh.
Anche i costumi da bagno indossati dai protagonisti per l’occasione sono gli stessi.
E per oggi l’analisi si conclude qui. Cosa ne pensate della puntata ambientata ad Alola?
Fatecelo sapere con un… Attenzione!
L’analisi della puntata sarà anche terminata, ma c’è un’ultima chicca che vogliamo mostrarvi.
Teorie su Sinnoh
Eh sì, nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma siamo riusciti a trovare ben tre dettagli che riconducono incredibilmente alla quarta generazione, quasi come se anticipassero i famigeratissimi remake attesi dal fandom, persino suggerendo potenziali puntate ambientate proprio nelle terre di Sinnoh.
Il primo di questi “indizi” consiste nella già menzionata citazione dello Smart Rotom alla Forma Pokédex.
Se si osserva con attenzione, si può notare come l’apparecchio attribuisca a Rotom l’icona del Tipo Elettro, il ché è curioso: nello stato in cui si trova, cioè, Rotom viene considerato una creatura tascabile nonostante gli eventi di SL abbiano sempre detto il contrario. Inutile dire che la cosa porta subito alla mente le altre cinque forme (Calore, Lavaggio, Gelo, Vortice, Taglio) introdotte in Pokémon Platino, ognuna accomunata dal Tipo Elettro come tipologia primaria; e se da un lato è abbastanza improbabile, data la generale assenza di collegamenti tra anime e game, che questa scena stia a significare la possibilità di catturare Rotom Forma Pokédex nei futuri videogiochi della serie, dall’altro è interessante come sia stato inserito un riferimento tanto velato alla peculiarità del Pokémon Plasma esplorata nel terzo titolo di quarta generazione.
Ecco perché il senso di anticipazione dei remake sembra davvero possibile.
Proseguendo, altro dettaglio che avevamo già citato nel riassunto è la presenza di una montagna lungo la rotta intrapresa da Lylia e Iridio.
Gettiamo subito la teoria senza inutili giri di parole: potrebbe essere che i due fratelli si trovano presso il Monte Corona?
Non abbiamo nessun genere di prova a sostegno di una simile affermazione, e per il momento tale scena potrebbe essere vaga e non voler dire nulla; ciononostante, vogliamo comunque tenere in conto una simile possibilità, per un unico motivo: tra tutti i posti del mondo in cui Paver sarebbe potuto finire, il Monte Corona si rivelerebbe in assoluto quello più coerente.
Si tratta del luogo dove risiede il portale per raggiungere Dialga e Palkia, signori del Tempo e dello Spazio; una località legata indubbiamente alle distorsioni dimensionali, che oggi fanno pensare soprattutto agli Ultravarchi.
Forse è una giustificazione piuttosto debole, ma d’altronde (lo abbiamo già ripetuto più volte in questo singolo elaborato), Esplorazioni Pokémon ha sempre cercato di mettere insieme elementi di svariate generazioni, riuscendo contemporaneamente a rimanere focalizzata sui prodotti correnti; perciò si tratterebbe di ripescare il concept delle Ultracreature e la faccenda delle dimensioni alternative, da collegare a un accenno in merito alla lore di Dialga e Palkia – necessario comunque in vista dell’arrivo dei remake.
In ogni caso, grazie alla presenza dei due è certo che vedremo il ritrovamento di Paver in questa serie, e archiviare una precedente storyline durante una puntata ambientata a Sinnoh sarebbe un’ottima idea per suggerire la pubblicazione di futuri titoli sul mercato: se l’anime, il principale strumento di commercializzazione del brand, attribuisce importanza alla regione di Sinnoh in questo modo, allora Game Freak deve avere in mente qualcosa correlato a Diamante e Perla.
Infine, non si tratta propriamente di un dettaglio preso dalla puntata odierna, ma nonostante le multiple citazioni e i progressi mostrati dai personaggi, c’è un evento del finale di SL che non è stato menzionato: gli obbiettivi di Suiren.
Al termine dell’anime, infatti, la ragazza aveva intrapreso una spedizione con suo padre per fare ricerche su un Pokémon marino. Perchè la cosa dovrebbe interessarci?
Perché si dà il caso che tale Pokémon fosse… Manaphy, uno dei Pokémon Misteriosi di quarta generazione!
Rispetto a Lylia, Suiren non ha mai avuto un’importanza fondamentale nella settima generazione, dunque non abbiamo le stesse certezze in merito a un episodio ambientato a Sinnoh pure per lei, ma c’è da pensare: con tutti i riferimenti analizzati finora, risulta quasi improbabile che gli autori abbiano dimenticato la conclusione della storia di Suiren, ed è anche strano che lei sia l’unica in tutto il gruppo a non aver mostrato progressi, né (come Kawe) ad avere qualche impatto su Goh; gli scrittori non le avrebbero conferito un trattamento così diverso a meno che non vogliano concentrarsi su di lei in futuro.
Del resto, TPCi e GF sono assolutamente consapevoli di come la community Pokémon sia costituita da gente meticolosa, fan adulti a cui piace analizzare con profondità quel che hanno davanti ricollegandosi pure al più minimo dettaglio. Ergo, non sarebbe affatto strano se avessero davvero deciso di nascondere “gli indizi” per una puntata incentrata su Manaphy; bisogna solo precisare, non è detto che sarà ipoteticamente situata presso Sinnoh: potrebbe pure svolgersi nuovamente ad Alola, sebbene incentrata sulla lore di un mostriciattolo tascabile appartenente a tutt’altra generazione.
Bene, stavolta è davvero tutto. Vi ringraziamo per la lettura e speriamo che l’approfondimento sia stato di vostro gradimento, fateci sapere la vostra con un commento!
Questo episodio mi ha ricordato le sensazioni che provai durante la trasmissione di “Sole e Luna”… Ragazzi, che nostalgia!
A differenza di molti, il pattern SoL (ai tempi una radicale novità) e lo stile di disegno non mi hanno dato troppo fastidio, perché sapevo che graficamente la serie era ottima e che, narrativamente, era sempre incentrata sugli eventi dei giochi e soprattutto sui personaggi, a ognuno dei quali venivano attribuite solide caratterizzazioni; quel che non mi piaceva era la comicità esagerata nei confronti dei personaggi (specie Ash) e della storia.
Ma come potete immaginare dai miei scritti qui sul sito (in particolare sul forum) la situazione è lentamente cambiata: ho avuto numerosi alti e bassi tra l’arco di Akala (30+ episodi), l’Aether Paradise, Ula’Ula e gli Ultraprotettori, iniziando a notare tanti lati positivi ma al tempo stesso sentendomi deluso di fronte alla commedia e alla gestione un po’ raffazzonata della trama. Ancora oggi penso che la fedeltà ai giochi originali fosse eccellente (tra UC piene di personalità e che interagiscono con i protagonisti, Tapu Koko e personaggi quali Kukui, Guzman e Lylia), e comprendo persino di più che in passato la profondità di certe tematiche e approcci narrativi; tuttavia, non tutte le ciambelle vengono col buco, e infatti, tra gag inutili, storie spesso piatte per le UC e una trattazione superficiale della lore, non riuscivo a farmela piacere del tutto.
Fino ad arrivare alla pausa di 24 giorni che, per chi non se lo ricordasse, sancì il passaggio della serie dal Giovedì alla Domenica: non compresi tutto, ma fu un tempo sufficiente a metabolizzare più cose; scoprì alcuni YouTubers stranieri e confrontai le mie opinione con i loro video, ottenendo un maggior numero di spunti che mi spinsero a riguardare alcune puntate; ed entrai in questo sito, commentando l’articolo che riportava il primissimo video trailer della serie.
E quando giunsi a circa 100 puntate, con alcuni momenti no di qua e di là (ma pochissimi, sui quali mi sono completamente ricreduto tra l’altro) la serie mi sembrò finalmente godibile dall’inizio alla fine.
È stato un viaggio pieno di scervellamenti, confusione e amarezza, eppure gioia ed interesse. Una dimostrazione di quanto SL sia stata una serie diversa e sicuramente non per tutti quanti, ma sono felice di essere in grado, se non di accettare tutto, quantomeno di comprendere i punti di forza dell’anime e accettarlo per quello che è – punti di forza che, come spiegato, questa puntata ha mostrato benissimo.