“Ma non sono dei DLC aggiuntivi?”
Cari lettori di PokémonTimes.it, bentrovati in questa recensione di Pokémon UltraSole ed UltraLuna. In questa nostra accurata recensione analizzeremo le trasformazioni e migliorie dai predecessori Sole e Luna in campi narrativi, tecnici, sonori ed innovativi. Precisiamo inoltre la presenza di spoiler minori (per lo più dettagli o contenuti già mostrati nei trailer) a livello di trama.
La storia fino alla Lega
Aspetto cruciale e non trascurabile è la trama (ri)proposta dai diretti successori degli scorsi capitoli di settima generazione. Con una leggera brezza di novità, i due giochi infondono un’indistinguibile familiarità durante le prime ore di partita, dove vengono timidamente esposti al giocatore piccoli dettagli che fanno la differenza: il look iniziale del proprio eroe, il diverso tempismo nella scelta dello Starter e qualche dialogo leggermente diverso dall’originale.
Il tasto dolente, tuttavia, è proprio quest’ultimo: la presenza di troppi dialoghi nella parte iniziale ed intermedia del gioco, senza contare naturalmente guide e tutorial. Le cutscene sono (quasi) sempre essenziali per una pausa cinematica dedicata alla trama, ma qui superano l’abbondanza e lasciano interrogativi sulla qualità del contenuto narrativo proposto, a volte pressoché inutile.
Il giro delle isole mantiene comunque lo stesso filo logico di Sole e Luna, con diversi cambiamenti nel tipo, difficoltà e quantità delle prove affrontate. Per molti versi più avvincente, anche se qualche prova è stata semplificata.
Gli antieori di questa rinnovata storia vengono presentati praticamente nello stesso modo dei capitoli precedenti: il Team Skull e la Fondazione Aether tengono fede alla propria fama ed agli inseparabili principi, i quali si trasformeranno in qualcosa di molto diverso rispetto ai classici risvolti di Sole e Luna, più avanti nella storia.
Il discorso cambia radicalmente per la fase finale del gioco: la trama subisce un crescendo parecchio interessante, vengono dati nuovi ruoli a personaggi già noti (la prova di Rika) accompagnando il tutto alla presenza di nuove figure come l’Ultrapattuglia e di un nuovo Pokémon Leggendario, nonché Necrozma. I nuovi sviluppi risulteranno davvero piacevoli anche agli occhi dei giocatori di Sole e Luna, offrendo le novità dovute grazie all’implementazione di nuovi Ultra Mondi esplorabili, soprattutto UltraMegalopoli.
Alcuni cambiamenti sono altrettanto presenti poco prima e dopo il Monte Lanakila: la cattura dei leggendari di settima generazione viene proposta al giocatore in maniera passiva, cambia leggermente la composizione dei Superquattro e una piccola sorpresa attenderà il giocatore intento a conquistare il posto di Primo Campione di Alola.
La storia dopo la Lega
Oltre alle stesse apparizioni e luoghi d’interesse di Sole e Luna, come l’area settentrionale di Pony, l’Albero Lotta e il ritorno di diverse celebrità dalle precedenti generazioni, da far capo nelle nuove versioni è l’Episodio Rainbow Rocket.
Una piacevole sorpresa è l’aver ritrovato tutti i più importanti antagonisti uniti in un’unica fazione. Quest’episodio darà un buon tocco di trama aggiuntiva nel complesso del gioco.
Gameplay
Una buona miglioria dal lato tecnico e grafico è la maggiore stabilità nel frame rate durante alcune scene o l’uso di mosse elaborate, come quelle Z, e in generale una rinfrescante interfaccia di battaglia. L’impressione generale rimane inferiore a quella dei giochi di sesta generazione, data probabilmente dal fatto che il team di sviluppatori “veterani” della serie sono ormai impegnati nel lavoro per Pokémon Switch.
Nuove modalità di gioco fanno da capo a quest’analisi:
- Il Surf Mantine, capace di mantenere un ottimo intrattenimento in tutti i momenti del gioco; si potrà infatti viaggiare tra le isole in groppa ad un Mantine, dove sarà possibile totalizzare un punteggio a secondo della quantità e qualità delle acrobazie svolte, al fine di ottenere PL al termine di ciascuna sessione.
- L’Agenzia Lotta, proprio come l’Azienda Lotta permette il noleggio di tre Pokémon per sfidare in serie diversi allenatori, al fine di affrontare dei mini-boss (come Chrys) per ottenere strumenti rari come ricompensa.
- L’esplorazione degli Ultra Mondi, utile al fine di catturare Pokémon provenienti da tutte le generazioni, inclusi i leggendari. A volte è possibile reperire degli strumenti dopo la sconfitta di questi.
- La presenza di una palestra in stile Kanto, per la precisione la stessa di Aranciopoli. La (ri)ambientazione è ben assesta, e i dialoghi sembrano davvero ricordare lo stile di prima generazione.
Per quanto questi cambiamenti e novità (relative per l’Agenzia Lotta, parziale remaster della vecchia Azienda Lotta) possano risultare a primo sguardo accattivanti, se paragonate a quelle dei casi predecessori (esempio, da Nero e Bianco a Nero 2 e Bianco 2) danno l’impressione di essere forzate, oltre che insufficienti, allo scopo di giustificare gli ulteriori 40€ da spendere per il capitolo di quest’anno.
Colonna sonora
Per concludere la nostra analisi dovremo prima passare su un’ultima nota alquanto dolente: la soundtrack di gioco.
Premettendo ciò implichiamo che tutto l’operato sonoro sia mediocre? Assolutamente no. Non escludiamo, però, la mancante rinfrescata di nuove melodie rispetto a Sole e Luna, e la scusa che si tratta della versione Ultra dei due precedenti non regge.
Riesplorando Alola notiamo un mixaggio differente nella battaglia contro i Pokémon selvatici ed allenatori comuni, mentre per i Capitani è stato riciclato quello vecchio. Ovviamente presenti nuovi temi musicali necessari per l’ultima sfida della Lega, UltraMegalopoli, battaglie contro Necrozma, Surf Mantine e le poche altre attività/minigiochi introdotti nell’anno corrente. Quello per cui UltraSole e UltraLuna spiccano sono i remix delle vecchie e gloriose musiche di battaglia che potrete ascoltare durante la vostra avventura nell’Episodio Rainbow Rocket. Inoltre, per la prima volta nella storia del franchise è stato introdotto il tema musicale di Giovanni, capo del Team Rocket.
Oltre ai nuovi arrangiamenti di vecchi capolavori non si riesce a percepire un passo in avanti netto. Quel che manca nel comparto sonoro è quindi la componente strettamente creativa, discreta rispetto a X ed Y se dovessimo recensire Sole e Luna, più che sufficiente nel caso attuale.
Conclusione
Un fatto che sicuramente vi starà stupendo è la “compattezza” di questa recensione, purtroppo coincidente con ciò che UltraSole e UltraLuna hanno offerto di nuovo in confronto alle versioni standard dei capitoli appena citati.
Ciò che ne viene fuori dalla nostra prospettiva è dunque un gioco che è riuscito a trovare i suoi punti di forza nella riproposta di avventure passate, melodie riarrangiate ed un tocco di trama in più di cui sicuramente si è sentita la mancanza nei capitoli dell’anno scorso. Il suo unico ma cruciale punto di debolezza? Di nuovo c’è davvero poco, e i 44,99€ di listino vengono giustificati solo se non si ha ancora avuto la possibilità di giocare le versioni non-Ultra degli stessi giochi.