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AGGIORNAMENTO: i contenuti di questa intervista inerenti all’Open WOrld sono stati rettificati dalle successive dichiarazioni (leggi qui).
È stata da poco pubblicata una video intervista realizzata dai ragazzi di GameInformer agli sviluppatori di GameFreak, Junichi Masuda e Shigeru Ohmori. Per l’esattezza si tratta di un estratto di un’intervista, il quale è tutto dedicato al nuovo titolo GDR Pokémon per Nintendo Switch.

In questa breve intervista Junichi Masuda ha più volte invitato tutti ad acquistare il Nintendo Switch in vista del nuovo titolo Pokémon principale in via di sviluppo, strizzando così l’occhio al fatto che la console ibrida di Nintendo – in quanto nuovissima sul mercato – abbia ancora una base utenti piuttosto bassa rispetto ai soliti standard di GameFreak.

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Dall’intervista appare la volontà degli sviluppatori di rispondere alle richieste degli appassionati accumulate negli anni, mentre l’affermazione più interessante tra tutte è quella secondo cui il nuovo gioco di ruolo Pokémon sarà un “Open World”.
Per open-world (mondo aperto), si intende quella categoria di videogiochi che permettono al protagonista di muoversi liberamente, dando piena libertà al giocatore, che può così scegliere quando e come affrontare i vari obiettivi, o se dedicarsi semplicemente all’esplorazione e all’interazione coi personaggi non giocabili (esempi di videogiochi Open World sono Far Cry, Watch Dogs, Minecraft).
Finora nella tradizione dei giochi Pokémon principali, il personaggio giocabile deve seguire una linea di gioco precisa, un certo ordine; di fronte a più strade percorribili, in realtà quelle in cui non ci si deve avventurare per prima sono bloccate, perciò ogni giocatore segue lo stesso percorso per sviluppare la trama.

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Se così fosse, altra caratteristica che potrebbe prendere Pokémon su Switch riguarda le modalità di incontro dei Pokémon selvatici! Negli ultimi giochi Game Freak ha aggiunto delle piccole variazioni (come gli incontri improvvisi nelle grotte – con tanto di animazione – e gli incontri selvatici dall’alto, quando si cammina sulla vetta delle montagne), ma per lo più, i Pokémon selvatici si incontrano obbligatoriamente nei punti d’erba. In un gioco Open World, si potrebbe invece incontrare un Poliwag sulla riva di un fiume.

Open World potrebbe significare anche più regioni visitabili nello stesso gioco, ma basandoci a quanto rilasciato in altre interviste negli ultimi anni, ci sembra un’ipotesi molto, ma molto, improbabile.

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Come noi di Pokémon Times abbiamo sostenuto sin dal suo annuncio, Pokémon su Switch sarà un passo importante, a nostro avviso un nuovo inizio (tecnicamente e strutturalmente parlando) per la serie principale del brand. E voi cosa ne pensate all’idea di un gioco Pokémon Open World su Nintendo Switch? E soprattutto, queste dichiarazioni iniziali combaceranno con il prodotto ultimato?
Vi lasciamo con la nostra traduzione dell’intervista (si prega di creditarci con apposito link se volete condividerla altrove, grazie!)

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Parliamo del titolo per Switch. Capisco che i dettagli siano sotto sigillo, quindi volevo chiedervi come ci si sente in quanto studio, a porter dire finalmente “sì, stiamo facendo un RPG per la console”

Masuda: Nintendo Switch, in qualità di console ibrida, può essere giocata anche all’esterno portandola con sé. Ci saranno tanti giochi nuovi e diversi tra loro, che punteranno sulle diverse caratteristiche di questa piattaforma. Ciò di cui sono maggiormente curioso di scoprire è: quale sarà la modalità più diffusa con cui le persone usano Switch? La useranno per la maggior parte a casa o fuori?
Penso che probabilmente dipenderà da dove si vive, forse lo stile di gioco cambia da Paese in Paese.
Quando creiamo i giochi, ci basiamo sulle abitudini di gioco dei giocatori, così possiamo capire quale esperienza di gioco vogliamo dargli.
Sono davvero tanto impaziente di vedere quale sarà l’uso comune più diffuso per Switch.

 

Sperate che il gioco Pokémon porti ancora più gente a giocare all’esterno? Con la Switch portatile magari vorreste vedere la gente che gioca mentre è seduta sul treno e cose del genere?

Masuda: Penso che entrambi i modi siano validi, per qualsiasi gioco presente nella console.
C’è da considerare anche che la piattaforma è sul mercato da poco tempo e forse i bambini ancora non hanno avuto la possibilità di prenderla, magari per Natale la otterranno.
Sono davvero curioso di capire come la useranno, quindi spero che tutti compreranno il Nintendo Switch.

 

Mi dicevate di come ci si sente ad aver un gioco annunciato all’E3. Alla Game Freak stavate guardando l’annuncio mentre festeggiavate?

Masuda: Certamente, sapevamo che ci sarebbe stato l’annuncio e vi stavamo prestando attenzione. Ma più che altro eravamo interessati alla reazione successiva dei fan. Capiamo benissimo che le aspettative siano molto alte e in questo momento sentiamo molto la pressione sul dover rispondere a queste aspettative.

 

Signor Ohmori, anche lei legge i commenti dei fan?

Ohmori: Decisamente, li leggo con attenzione. Osservo la reazione dei fan, l’entusiasmo generato dall’annuncio. È davvero piacevole leggere le reazioni, ma al tempo stesso porta anche molta pressione sul nostro lavoro. Perciò daremo del nostro meglio per creare un grande gioco che possa andare incontro a queste aspettative.
Masuda: Ovviamente è molto difficile creare il gioco, quindi spero che le persone non esagerino troppo nel farsi delle aspettative. Ma ad ogni modo, andate a comprare il Nintendo Switch.

 

Cosa ne pensate della transizione dell’hardware, sarà un passo importante per il vostro team…

Masuda: Sarà molto diverso stavolta. Con la possibilità di giocare alla Switch come console di casa rende tutto molto diverso dai sistemi portatili utilizzati finora. Quindi dover pensare a come rendere il gioco appropriato e trovare delle soluzioni che funzionino è tutt’altra impresa adesso.

 

Sarà probabilmente confusionario dato che nei giochi c’è sempre stata la console di casa nella stanza del protagonista. E adesso invece saremo in grado proprio di giocare a Pokémon in quella console, su Nintendo Switch.

Masuda: Non so, dovremo scoprirlo (ride)

 

È tanto lavoro per voi, avete dei buoni presentimenti?

Masuda: Faremo del nostro meglio!

In seguito Junichi e Shigeru mettono in pratica quanto detto finora, ovvero dimostrano di prestare davvero attenzione ai nostri commenti sulla rete. Ne leggono alcuni e ne danno risposta, se la ridono un po’ poiché le opinioni lette risalgono anche a 4 – 7 anni fa, ma le affermazioni da parte loro dovrebbero essere come sempre serie:

“Voglio veramente un’avventura Pokémon su CONSOLE fissa!”
Masuda: “lo stiamo facendo adesso!”
Ohmori: “è un post di 4 anni fa, ma ora lo stiamo facendo!” *ridono*

“Non capisco perché ancora non abbiano fatto un GDR che non sia su console portatile”
Masuda: “lo stiamo facendo!”

“Quello che chiedo è che facciano un classico gioco all’insegna di «acchiappali tutti» ma con un vasto, mondo aperto (open world)!”
Masuda e Ohmori: “lo stiamo facendo!”

“Se fanno un GDR con più di 40 ore di gioco, allora sarò contento”
Masuda: “non sono sicuro che saranno più di 40 ore di gioco…”

Masuda: Nel corso degli anni, ad ogni intervista, ho sempre ricevuto pareri dagli intervistatori e dai fan, sempre in attesa di un gioco per console non portatile… ed infine, non mi aspettavo che divenisse realtà con Switch, ed invece ci siamo! Ovviamente grazie a Nintendo che ha realizzato una piattaforma così interessante.”

Di Pika87

Leggendo le riviste a tema Pokémon, ho ampliato sempre di più la mia conoscenza sui Pokémon e sentivo il bisogno di mettermi a disposizione degli altri fan! Su Pokémon Times sono scrittore e capo-redattore: qui ho trovato il lido ideale per dare sfogo alle mie passioni, ovvero le lingue straniere, i Pokémon e il giornalismo, intrecciando questi tre settori alla perfezione!

Un pensiero su “Intervista agli sviluppatori: il GDR Pokémon su Switch sarà un Open World!”
  1. A Kanto c’è un po’ più di libertà su quale percorso scegliere rispetto agli altri giochi. Beh, in realtà c’è anche in Diamante e Perla ad un certo punto, ma è solo per un pezzetto e probabilmente non intenzionale.

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