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Come avete avuto modo di capire nelle ultime settimane, J.C. Smith è il Direttore Marketing di Pokémon Company International. E oltre a svolgere questo ruolto ha anche contribuito a organizzare i Mondiali 2015, presso cui ha rilasciato una lunga intervista, che è ora disponibile per intero e che vi traduciamo accuratamente: si parla della sua carriera, di come si pubblicizza Pokémon, del futuro della serie, del Virtual Console e di Pokkén Tournament…

Nintendo World Report (NWR): Come sei arrivato a lavorare al settore Marketing di Pokémon?

J.C. Smith (JS): È una storia interessante, ho cominciato circa 15 anni fa. Lavoravo ad una campagna per il Procuratore Generale di Washington e, ad una raccolta fondi, il mio futuro boss mi disse, “Hey, vuoi venire a lavorare da Nintendo?”, io risposi “Dice sul serio?”; lei stava cercando qualcuno con esperienze nelle Pubbliche Relazioni e affari governativi e, 15 anni dopo, ho cambiato azienda ma ho sempre a che fare con cose divertenti per cui lavorare. È fantastico.

NWR: Quindi hai effettuato una “transizione naturale” da Nintendo alla leggermente diversa (ma non troppo) Pokémon Company.

JS: Non è del tutto scollegata ma è molto diversa – Voglio dire, siamo una piccola azienda. Nintendo non è un’azienda gigantesca ma è molto più grande della nostra, e noi ci concentriamo solo su un unico brand. Alla base, noi assimiliamo la visione degli sviluppatori, ovvero quella di far riunire le persone. Vogliamo essere sicuri che si divertano, quindi organizziamo eventi. Questo (i Mondiali, ndPokémonTimes), è uno di questi. Facciamo comunicare la gente, oltre a fargli condividere il loro amore per i Pokémon, e vogliamo continuare a fare così per loro.

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NWR: E immagino che, dato che Pokémon, specialmente negli ultimi anni, è divenuto un impegno a livello mondiale, devi essere in contatto con tanta gente da ogni regione per lo sviluppo di Pokémon in qualsiasi momento.

JS: Sì, praticamente. Non sono direttamente io a comunicare con tutti, ma ci sono tante persone nei nostri uffici che hanno questo incarico. Vogliamo assicurarci che le strategie di marketing che stiamo creando seguano i punti chiave che loro pensano siano importanti, e vogliamo assicurarci di rappresentare i personaggi o i meccanismi di gioco nel modo più veritiero, per come è inteso dai creatori. Si tratta quindi di un ruolo importante. Avendo a che fare con gente che dedica la propria vita nel creare qualcosa di grandioso, vogliamo far in modo di presentare il prodotto nella maniera più corretta. Questo non è molto difficile, fortunatamente. Perché Pokémon, è un grande gruppo di persone molto comunicative al riguardo. Ci diveriamo molto quindi.

NWR: Raccontaci com’è organizzare il marketing a livello mondiale in collaborazione con vari paesi, per esempio com’è per titoli come Pokémon X e Y o anche qualcosa come ieri mattina, ovvero organizzare Pokkén Tournament a livello mondiale?

JS: Non c’è molto da fare se fornisci un qualcosa di strepitoso da guardare, se hai un grande prodotto da mostrare. Un titolo come Pokkén Tournament è già spettacolare da guardare. Hanno fatto un grande lavoro nel svilupparlo che il gioco parla da sé. Noi non dobbiamo dire molto. I nostri comunicati stampa cosa sono… due paragrafi? Sono così corti perché tutto ciò che c’è da dire è spiegato nel trailer presentato. Quindi, in questo particolare, il mio lavoro è molto facile. Dobbiamo coordinare alcune cose qua e là, ma alla fine della fiera, ci danno sempre ottimo materiale da annunciare – e ciò ci facilita il lavoro.

NWR: Quindi lavori alle dipendenze del Giappone nel tradurre gli annunci per il pubblico occidentale?

JS: Sì beh, ma non è tutto uguale. Noi abbimo una filosofia di fare marketing molto diversa in certi aspetti. Ma ad ogni modo, loro fanno streaming, noi facciamo streaming. Loro creano file multimediali, noi pure. Loro fanno pubblicità, noi altrettanto. Ma il modo in cui ci esprimiamo è diverso in ogni paese. A volte le nostre pubblicità sono uguali a quelle prodotte in Giappone, ma il più delle volte, non lo sono. Scegliamo semplicemente ciò che crediamo sia meglio per rappresentare il prodotto e via, ed è divertente così. Possiamo usare la creatività, creando tanto materiale unico.

NWR: Dato che Pokémon è un marchio considerabile simile per certi aspetti a Disney e Nintendo, devi indirizzare il tuo lavoro di marketing a diverse fasce d’età. È molto complicato ciò rispetto a doversi concentrare solo su una fascia d’età?

JS: Il fatto che Pokémon è apprezzato da diversi gruppi di età è bello anche perché noi dobbiamo solo parlare di Pokémon, e loro interpreteranno il messaggio come vorranno. Puoi presentare un personaggio dicendo che è forte, e un bambino assimilerà comunque il messaggio in maniera diversa rispetto ad un giocatore competitivo. Sta tutto nel dire, “Hey guarda com’è forte questo personaggio, queste sono le sue mosse…” quindi non c’è tanta difficoltà qui. Mi piacerebbe dire che abbiamo chissà quale ricetta segreta, ma la verità è che abbiamo questo grande prodotto, che sta in produzione da quasi 20 anni e molti lo conoscono già. Dobbiamo solamente introdurre per i più giovani le funzionalità.

NWR: Quindi presentate le novità Pokémon, e le lasciate parlare da sé, e il pubblico fa un certo lavoro per voi in qualche modo.

JS: Sì, spesso è così. Lavoriamo con i creatori, con persone appassionate su tutto ciò che accade a Nintendo, quindi abbiamo persone appassionate di Pokémon. Ci sono i fan, i siti web creati dai fan (come PokemonTimes.it , ndr :p ), c’è quindi tanta gente che ama semplicemente i Pokémon e vogliono imparare tutto su di loro.

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NWR: Suppongo quindi che Pokémon è cresciuto così tanto che vi è possibile organizzare i Mondiali in una città diversa ogni anno.

JS: Sì, e questo è il mio settimo mondiale.

NWR: Che emozioni ti ha dato questo Mondiale rispetto agli altri?

JS: Sai, sono molto simili in questo senso. Questo attuale è un po’ più grande. Ci sono più giocatori, più streaming, più strategie e c’è molto di cui parlare quindi. Per esempio, il Mondiale delle Hawaii tanti anni fa, fu invece più intimo. Non sono in tantissimi a fare una vacanza fin la giù per assistere ai Campionati. Quindi questo mondiale è l’opposto. È un’area metropolitana, con tantissime città vicine e tanti fan che vengono solo per assistere. Quindi è divertente e c’è tanta energia positiva nell’aria.

NWR: Dato che lavori per Pokémon da così tanto, qual è l’aspetto che preferisci di tutto ciò?

JS: Le community, senza dubbio. È un bel gruppo di persone. Vengono ai Mondiali, sorridono e si divertono. Lo stress della competizione non ha la meglio e quindi si divertono. E penso che questo sia fantastico.

NWR: Riguardo a Pokkén Tournament e il suo annuncio ieri. Che piani avete a riguardo?

JS: Verranno rivelati successivamente. Ovviamente arriverà per Wii U e ci saranno tante opportunità per tutti di giocare e competere. Ma non annunceremo nulla di rilevante al momento.

NWR: Quindi niente sui contenuti, neanche sapere se il gioco sarà più ampio?

JS: Non ancora!

NWR: Ho visto qualcosa nella demo ieri, mi è parso che altri Pokémon giocabili saranno rivelati presto…

JS: Mmh. Hai visto l’annuncio di Pikachu Wrestler, che era anche inedito per il pubblico giapponese.

NWR: Quindi sembra ci saranno altri nuovi personaggi giocabili…

JS: Forse!

NWR: Forse…

JS: Arriveranno, arriveranno sempre più novità.

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NWR: È diverso lavorare con Bandai Namco per organizzare qualcosa come questi Mondiali?

JS: Non molto, loro sono fantastici. Hanno creato un gioco fortissimo. Ovviamente le persone dovranno impararne i controlli, quindi abbiamo dovuto capire anche noi come tradurre le indicazioni, ma probabilmente la parte più difficile è stato il trasferimento. Perché sai, dovevamo trasferirle (le stazioni di gioco arcade) qui sin dal Giappone. Quindi le abbiamo portate qui, impostate e tutto è andato bene. Sono contento che ci abbiano permesso di averne così tante, perché credo che i fan lo stiano apprezzando.

NWR: Quanto tempo ci è voluto per trasferirle? C’erano programmi per l’approdo su Wii U sin dall’inizio?

JS: Questo non lo so… Mi è stato detto solamente di annunciarlo. Sapevamo che il gioco c’era, che sarebbe arrivano nelle sale giochi giapponesi e quindi abbiamo chiesto “possiamo averne alcune ai Mondiali?”. Ci sono voluti mesi per avere le stazioni di gioco. Per l’annuncio su Wii U e i dettagli vi abbiamo lavorato più recentemente.

NWR: Quindi per la questione di Dave & Busters… (ndr: una catena di ristoranti/sale giochi americana che sembra avere l’intenzione di portare gli arcade di Pokkén nel territorio statunitense)

JS: Mmh.

NWR: …ci sarebbe quindi la possibilità delle sale giochi per l’anno prossimo, forse. Ciò è stato organizzato anche da The Pokémon Company International?

JS: Veramente no. Infatti non ne sono stato coinvolto. A me era stato detto che le stazioni arcade non erano previste per gli Stati Uniti, quindi non ne conosco i piani. Ma questo è stato tempo fa, quindi potrebbe essere cambiato qualcosa. Non puoi mica bloccare qualcuno se vuole acquistare i sistemi arcade.

NWR: Quindi l’ultima volta che te ne hanno parlato, non c’erano programmi.

JS: Sì, e io non ci ho lavorato da vicino perché non mi occupo dell’arcade, ma vedremo. Penso comunque che gli accordi verrebbero gestiti da Bandai Namco, ma dovrei comunque darti conferma successivamente su questo.

- Continua in:
» Il direttore marketing di Pokémon Company continua a incuriosirci sui grandi piani del 2016!

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NWR: Penso molto a Pokémon su Virtual Console, qualcosa che ancora non è stato prodotto…

JS: Pokémon Pinball, Pokémon Trading Card Game…

NWR: Mi riferisco ai giochi principali per Virtual Console!

JS: [ride]

NWR: Immagino che se c’è qualcosa in programma non puoi dirlo, ma puoi dirci perché non ne sono ancora usciti finora?

JS: Non posso perché non so se c’è mai stato qualche piano. Probabilmente hanno deciso semplicemente di non farli. Io comunque non ne ho discusso.

-  Continua in:
» Pokkén Tournament non sarà il protagonista principale d’inizio 2016 per i Pokémon
» I fiori saranno importanti nel futuro della serie Pokémon!

Di Pika87

Leggendo le riviste a tema Pokémon, ho ampliato sempre di più la mia conoscenza sui Pokémon e sentivo il bisogno di mettermi a disposizione degli altri fan! Su Pokémon Times sono scrittore e capo-redattore: qui ho trovato il lido ideale per dare sfogo alle mie passioni, ovvero le lingue straniere, i Pokémon e il giornalismo, intrecciando questi tre settori alla perfezione!

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